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CEDESI OPERA

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IN SINTESI. L'opera d'arte realizzata sulla parete di un edificio di Tuwani in Masafer Yatta per la Legge Italiana ha un valore e di conseguenza è tutelata con i Diritti d'Autore.
L'Autore dell'opera è Proprietario dell'Opera anche se questa si trova materialmente su un muro a migliaia di chilometri di distanza perchè l'atto creativo è l'aspetto di maggior rilevanza. I diritti tutelano l'autore sia nella parte patrimoniale (valore economico) sia nella parte morale (danno di reputazione). L'Autore, in quanto proprietario, ha la possibilità di cedere tutto o una parte dell'opera, sotto forma di Diritti.

MOTIVI. La cessione dell'Opera  ha due obiettivi, il primo economico, il secondo di rivendicazione. 

Il Valore dell'opera permettere di sostenere il movimento pacifico dei Villaggi; infatti l'acquisto dei Diritti  avverrà versando direttamente la quota a Youth Of Sumud Movimento non Violento di Masafer Yatta, o a Operazione Colomba il Corpo Internazionale di pace che da oltre vent'anni è attiva a Masafer Yatta.

La rivendicazione dei Diritti avviene nel momento in cui c'è un azione, modifica o abbattimento, che danneggia l'Opera. La condivisione dei diritti permette di rafforzare il monitoraggio e la difesa dell'opera (e di conseguenza dell'edificio) da una singola persona (Autore) a un gruppo di persone (Co-Proprietari).

Per diventare co-proprietario dell''OPERA potete trovare la procedura nella pagina Acquisisci Opera

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PER APPROFONDIMENTI. Le condizioni di vita di Tuwani e di Masafer Yatta sono efficacemente raccontate nel Documentario NO OTHER LAND, vincitore del primo Oscar come miglior documentario nel 2025. 

Altra piccola produzione che nasce dal gruppo di lavoro che sta seguendo la Cessione dell'opera, è UNDER DEMOLITION ORDER Documentario di Giuseppe Raia che raccontata il movimento non violento Youth Of Sumud.

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SITUAZIONE ATTULE. La situazione attuale nel villaggio di Tuwani e di Massafer Yatta è in continuo peggioramento: gli attacchi dei coloni sono in costante aumento e la violenza spesso rimane impunita.

Per quanto riguarda l'Opera si trova su un edificio (abitualmente adibito ad ospitare gli attivisti internazionali) su cui pende un Ordine di Demolizione; la questione è seguita da un Associazione di Avvocati Israeliani che fino ad ora hanno evitato l'abbattimento grazie ad un serie di ricorsi.

CRONISTORIA PERCORSO LEGALE.

- 19 maggio TRIBUNALE ISRAELIANO. SENTENZA RINVIATA

- 30 maggio TRIBUNALE ISRAELIANO. SENTENZA RINVIATA

- 23 giugno TRIBUNALE ISRAELIANO. SENTENZA RINVIATA

- 24 luglio TRIBUNALE ISRAELIANO. SENTENZA RINVIATA

- 28 settembre. SENTENZA EMESSA.Il tribunale di occupazione israeliano ha respinto il ricorso contro l'ordine di demolizione della Guest House nel villaggio di Tuwani, Masafer Yatta. L'abbattimento e quindi esecutivo entro 15 giorni. A questo si aggiunge una multa di 7.500 shekel (circa 2000 Euro). La sentenza di abbattimento in un primo momento era state emessa perchè l'edificio era abusivo ma una volta verificato che era previsto l'edificazione dal Piano Regolatore la sentenza si è spostata sulla presenza di beni archeologici; presenza che non è mai stata verificata ne da scavi ne da alcuni. sopralluogo di Archeologi. 

Gli abitanti del villaggio hanno subito iniziato lo sgombero della Guest House. 

- 30 settembre. Visita di delegazioni di diversi Parlamentari Europei accompagnati dagli Avvocati Israeliani. inizia l'AZIONE DIPLOMATICA.

- 3 ottobre. Gli avvocati di Youth of Sumud decidono di ricorre alla Corte Suprema. ORDINE DI DEMOLIZIONE RINVIATO A NUOVA SENTENZA AD INIZIO NOVEMBRE.

- 10 ottobre. Il Movimento 5 Stelle fa Interrogazione Parlamentare al Ministero degli Esteri per tutelare la presenza di internazionali ed italiani all'interno della Guest House con attenzione anche all'Opera Albero d'Ulivo.

- 12 ottobre. Segue altra Interrogazione parlamentare AVS-Verdi sempre per la tutela degli italiani presenti nell'edificio e per la tutela dell'Opera.

- 22 ottobre. Invio ISTANZA da parte dei Co-Proprietari all'Ambasciata Italiana di Tel Aviv

- 30 ottobre. Risposta Ambasciata Italia ai Co-Proprietari che indica come Referente il Consolato Italiano di Gerusalemme.

- 2 novembre. Invio nuova ISTANZA al Consolato Italiano di Gerusalemme.

- 6 novembre. CORTE SUPREMA ISRAELIANA. SENTENZA RINVIATA al 13 novembre.

- 13 novembre. CORTE SUPREMA ISRAELIANA. SENTENZA RINVIATA al 17 novembre.

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ELENCO NUOVI PROPRIETARI

aggiornato al 5 novembre 2025

PEDERZOLI MICHELE

MARE Laboratorio di innovazione sociale

MARI DAVIDE

DEBOLI LUISA

MUDA APS

AIUTIAMO YOUTH OF SUMUD

ANONIMO

SERIO ELENA

VOGOGNA NICOLETTA

SINISTRA ITALIANA

FONDAZIONE LANGER

MARZOLINO SARA

ANONIMO

UMBERTO ORI

PICCOLA BIDONERIA

IMPRESA SOCIALE BASE

CASA MEMORIA PEPPINO IMPASTATO 

ASSOCIAZIONE NOTTI ROSSE

ARCI EMILIA ROMAGNA

ARCI BOLOGNA

ARCI SAN LAZZARO

LAN-DE-Sì

DELAITI MARIAPAOLA

BERTOLINI ELISABETTA

SASSI LEONTINA

ANONIMO 

TERRE DI CANOSSA

PETAZZONI ALESSANDRA

ANONIMA

ANONIMA

GUGLIUZZA ELENA

ANONIMA

MANTA ANDREA

CARNAZZA ENRICA

CASSINIS CARLO e ORECCHIA ELENA

AMORUSO CHIARA

SPALLINO MICHELE

BONDI GIULIA

ANONIMO

CAVICCHINI GRETA

TITTI e MARCO

ANONIMA

MUMMOLO ELISA

CAGNETTA RENATO

ARCHIVIO FONDAZIONE CESARE LEONARDI

BONACINI LUCIA

CANU ALESSANDRO

NONATO LUCA

ROMANI MARIA TERESA

RIVIGNANO VACCARO EMILIA

PANCALDI M.GIUSEPPINA

MAZZANTI RAFFAELLA

QUICI CHIARA

FABRIZIO E RAFFAELLA

ANONIMO

VALENTE ANNA

CORRADINI ALINA

ANONIMO

LABRIOLA MARIA

PEDRIERI FRANCESCA

ANONIMO

ANONIMO

COVI-BONANNI

CALANDRA ANTONIO

GIUFFRICA ALESSANDRA

VERONESI GRETA

PH ZERO 

PROIA DIANA 

BUSANI VALDA 

ANONIMO

MATTIOLI CLAUDIO

IOSONOMOKA

ANONIMO

ANONIMO

ANONIMO

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